Unica

L’amore da favola tra Ilary Blasi e Francesco Totti, quella che ha fatto sognare tutti gli italiani negli anni 2000, termina nel peggiore dei modi tra ripicche, cause, continue voci di tradimenti e interviste piccate. Dopo mesi e mesi di chiacchiericcio l’ex letterina si siede davanti alla telecamera e, incalzata dalle domande di una voce fuori campo, vuota il sacco, raccontando la sua versione dei fatti.
Grazie anche alle voci e ai ricordi della mamma, le due sorelle e una fidata amica, il documentario ripercorre i 20 anni d’amore, partendo dai momenti felici del fidanzamento e del matrimonio, per passare poi alle prime difficoltà di coppia e terminare in un crescendo di emozione e sofferenza agli attimi in cui tutto si rompe definitivamente.
Realizzata in modo saggio, “Unica” riesce a mantenere alta l’attenzione del pubblico solo ed esclusivamente per la forte componente di gossip, e a tratti trash, su cui è basata. Valori importanti come amore e famiglia ne escono distrutti e a peggiorare la situazione c’è il comportamento dei genitori che utilizzano i propri figli per i loro scopi o come pedine di scambio.
Inoltre, va sottolineato come la volontà a tutti i costi di non lavare i panni sporchi in casa finisce per oscurare alcuni messaggi positivi come, ad esempio, la capacità delle donne di fare gruppo contro lo storico problema del patriarcato. Per tutti questi motivi, la classificazione +10+ è corretta, ma da un punto di vista pedagogico è sconsigliata la visione ai più giovani, in quanto anche la presenza di un adulto potrebbe non bastare a spiegare argomenti delicati.