Un’estate fa

Elio, affermato avvocato cinquantenne, sposato e con una figlia, una vita tranquilla, si trova improvvisamente catapultato nel passato in seguito al ritrovamento del cadavere di Arianna, amica scomparsa misteriosamente durante un campeggio nel 1990 e di cui lui era innamorato.
L’avvenimento scatena una serie di reazioni a catena: da un lato si apre l’indagine di Polizia per omicidio ed Elio è il primo sospettato; dall’altro si risveglia la memoria del protagonista che sull’accaduto ha sofferto per anni di totale amnesia. Ma si risveglia in un modo decisamente insolito, quasi fantascientifico, perché non si tratta del semplice affiorare di ricordi: Elio viene letteralmente trasportato nel passato e rivive le vicende precedenti alla scomparsa di Arianna, le relazioni di amicizia e familiari dell’epoca. Per cercare di capire cosa gli sta accadendo ricontatta ad uno ad uno i vecchi amici con i quali ora c’è uno strano rapporto, inficiato dagli eventi di quell’estate.
Lo spettatore è travolto dal continuo avanti-indietro nel tempo e scopre lentamente la verità, ricca di colpi di scena, insieme al protagonista, in un ritmo incalzante e una curiosità sempre viva. L’ottimo cast arricchisce la qualità della narrazione.
Il finale, a un certo punto intuibile, lascia comunque sconcertati, ma soprattutto amareggiati per come la verità viene affrontata da tutti coloro che sanno: meglio non dire e continuare a vivere in un’apparente “vita perbene” per non perderne i privilegi e gli equilibri affettivi faticosamente conquistati, meglio non cambiare le cose e sopire i sensi di colpa.