S-fidiamoci

Si cresce, ci si perde, ci si ritrova, ma certi ricordi dell’infanzia restano indelebili e, talvolta, ritornano. È ciò che capita ai due amici d’infanzia Aria e Tommaso che, dopo essersi persi per alcuni anni, si rincontrano al liceo. Dopo un primo imbarazzo iniziale, tornano ad avere l’affiatamento di sempre, arrivando persino a rispolverare un loro vecchio gioco: quello delle sfide. Da una scatola, infatti, i due ragazzi pescano fogliettini contenenti gare da sostenere per 24 ore, come ad esempio quella di non dire bugie, restare senza internet, mettersi nei panni degli altri.
Dietro il divertimento e l’aspetto comico delle singole sfide, però, si nasconde la crescita dei due ragazzi: ogni contesa, infatti, permette loro di conoscere aspetti di sé stessi e degli altri, di superare limiti, di osservare con occhi diversi. Sia Tommy che Aria, infatti, convivono con alcune fragilità: lei non ha un ottimo rapporto con la sua fisicità, lui vive in uno stato di ansia perenne. Entrambi si sentono, per certi versi, non “adatti”.
La serie offre spunti di riflessione sui ragazzi e per i ragazzi, mostrando che ci si può sentire “fuori posto” ma, alla fine, un “posto” nel mondo si trova. Significativo anche il rapporto che i due hanno con gli adulti e con le famiglie: il punto di vista dei giovanissimi spesso è più maturo di quanto si possa pensare.
Queste sfide, dunque, non sono superficiali “challenge”, ma occasioni di crescita: una positiva alternativa! Mood adatto al target, divertimento, riflessione, amicizia: armi importanti per andare “oltre”.