Per elisa – il caso claps

Nel 1993 l’Italia viene sconvolta dalla sparizione di Elisa Claps nella città di Potenza, ma solo molti anni più tardi, grazie all’instancabile impegno della famiglia, viene scoperta la verità sull’omicidio.
La serie non ha lo scopo di essere un “giallo” perché, trattandosi di un caso noto, c’è già la consapevolezza del finale, bensì “un riscatto” per una famiglia che ha combattuto incessantemente per anni al fine di scoprire la verità, un “omaggio” a quanti hanno sostenuto e aiutato i Claps e, infine, una denuncia nei confronti di quanti, al contrario, hanno agito in modo opposto.
Sapere che dietro quella storia c’è una verità, anche vicina nel tempo, mette il pubblico in una condizione emotiva molto forte, ma anche di fronte a una consapevolezza storica importante. Dietro l’immagine dell’impulsivo Gildo si cela, inoltre, tutto l’amore per la famiglia, per la verità, per la volontà che anche la società tutta debba essere una famiglia votata al bene comune e non al tornaconto personale.
La narrazione mostra grande rispetto per la famiglia Claps, che è stata coinvolta nella realizzazione della serie, e una significativa determinazione nel racconto dei fatti, sapientemente scritti, anche attraverso l’interiorità di Gildo e dell’assassino Restivo.
La scelta di raccontare questa storia, per nulla facile, ha avuto un ottimo risultato. Chiaramente la visione è per un pubblico adulto, ma anche le scene più difficili sono raccontate sempre con rispetto e sensibilità.