Orion e il buio

Tutti noi abbiamo paura di qualcosa, eppure siamo abituati a non darlo a vedere. E in effetti non è da meno Orion, un bambino che ha paura del buio. Quest’ultimo si materializza in piena notte in camera sua, intenzionato a venire a patti con lui. Il signor Buio vuole portarlo con sé in un viaggio di ben 24 ore per fargli toccare con mano cosa significhi vivere la notte e l’oscurità. Orion accetta la proposta e si ritrova immischiato nella missione quotidiana del signor Buio e dei suoi fidi colleghi: Sonno, Quiete, Dolci Sogni, Insonnia e Rumori Misteriosi. La truppa viaggia intorno al cosmo, vegliando sulle persone affinché quest’ultime possano vivere il proprio ciclo vitale. Durante l’avventura, Orion ha occasione di avvicinarsi sempre più al signor Buio e questo lo costringe a un bivio: decidere se vincere le proprie ansie, arrivando ad accettare l’ignoto, o continuare a farsi controllare dalla paura. “Orion e il Buio” è un gioiello narrativo che invita grandi e piccini a rivedere le proprie prospettive in merito a ciò che conta veramente. Il film spinge a guardare al di là della propria oscurità, al fine di scoprire che esiste un prisma di colori, di positività, persino negli abissi più negativi. Seguendo la costruzione narrativa e psicologica dei personaggi, si capisce che l’intento dell’opera sia offrire una carezza indulgente che aiuta a superare qualsiasi senso di colpa lo spettatore possa provare verso la vita. Infatti non esiste alcun cattivo, ed è solo attraverso il confronto che i protagonisti acquisiscono coscienza di sé. Un film delicato, adatto a tutti.