Nuova scena

L’Italia è un paese di santi, poeti, navigatori e… cantanti. Ne sa qualcosa Netflix che ha sdoganato l’ultimo talent show musicale “Nuova Scena” nel mercato nostrano.
A metà tra lo stile street pop anni ‘90 della storica Mtv e il linguaggio mainstream alla “X Factor”, il format poggia sulle spalle di tre giudici d’eccezione: Fabri Fibra, Rose Villain e Geolier, le voci più blasonate del rap di Roma, Milano e Napoli.
I tre performer tornano nelle loro città per selezionare i migliori rapper emergenti, coadiuvati da colleghi di tutto rispetto pronti a dare consigli ai giudici e a esprimere opinioni sui nuovi talenti della scena rap. Il viaggio verso la gloria prosegue con i live, dove i partecipanti si sfidano sul palco proponendo i loro inediti.
Passato lo scoglio del “pass” dei tre membri di giuria, i concorrenti approdano a un livello successivo, toccando con mano il mondo “reale” della musica grazie alla registrazione dei loro personali videoclip. La competizione, però, deve avere solo un vincitore che può accaparrarsi un premio di 100.000 euro.
“Nuova Scena” è un racconto dinamico del mondo della musica rap. È questo stile a essere il re indiscusso dell’approccio narrativo del talent. Infatti, la descrizione dei protagonisti avviene senza eccessi smielati simil televisione del dolore, proprio per lasciare che sia la loro musica a parlare per loro.
Il rap italiano mostra dunque i suoi spazi, le sue strade e la sua crescita nel più largo panorama musicale, potendosi definire un genere con la G maiuscola. Uno show adatto a un pubblico +16 per i temi proposti.