michele monopoli 89

Michele Monopoli, agricoltore pugliese di Bitonto, è sposato e ha tre figli. Inizia presto a lavorare nei campi, dopo aver abbandonato l’Istituto Alberghiero al terzo anno. Nel magico mondo dei social ci sbarca per caso durante il lockdown quando, aiutato dalla figlia maggiore, inizia a pubblicare contenuti su TikTok per ammazzare la noia e strappare una risata a parenti e amici. Il suo motto è “Awuandan Awuandan”, espressione intraducibile ma che invita a vivere alla giornata.
I video presenti sulla sua pagina Facebook sono principalmente di due tipi: quelli in cui Michele, con un monologo, commenta ironicamente i contenuti pubblicati dai colleghi influencer oppure quelli in cui alterna la sua voce e le sue battute agli spezzoni più bizzarri trovati in rete.
Nei suoi sketch il giovane ha il merito di mettere in evidenza, attraverso gli stessi mezzi, le esagerazioni e assurdità sempre più presenti sui social. L’ambientazione rurale e l’aspetto fisico del contadino generano un cortocircuito che, oltre a risultare molto divertente, fa riflettere le persone sull’importanza delle tradizioni e del duro lavoro.
La naturalezza con cui gira i video è la sua arma migliore, ma questa fa sì che a volte Monopoli superi il limite utilizzando un tono molto esagitato, qualche parolaccia e soprattutto doppi sensi per nulla educativi. Inoltre, l’utilizzo esclusivo del dialetto, anche se funzionale alla sua volontà di far ridere la gente, a tratti rende incomprensibili alcuni video, rischiando di fargli perdere tutti i contenuti educativi che invece potrebbero avere.