Maria corleone

Maria Corleone è una giovane stilista che si è trasferita da Palermo a Milano per inseguire il suo sogno e allontanarsi dal mondo della criminalità organizzata con cui la sua famiglia ha forti legami. Il compagno, Luca Spada, è un giovane procuratore e i due aspettano il loro primogenito.
L’uccisione del fratello gemello della ragazza durante l’anniversario di matrimonio dei genitori cambierà completamente la vita della coppia. Nella testa di Maria riemergono vecchi fantasmi e la volontà di difendere l’onore della famiglia la trascinerà nel vortice di violenti conflitti mafiosi, finendo in diversi casi per diventare persino l’antagonista del suo uomo, fin quando la paura di perdere il loro bambino li riunirà.
Se da un lato la serie riesce a tenere il pubblico incollato al teleschermo fino alla fine, dall’altro lascia una sensazione di “già visto”. Le somiglianze con Rosy Abate sono evidenti e si ritrovano tanti, troppi, elementi che hanno caratterizzato precedenti progetti targati Taodue.
La fiction non è assolutamente adatta ai più giovani: le scene di violenza, pur se con un minor spargimento di sangue rispetto al passato, sono grandi protagoniste. Infine, va sottolineato che valori importanti come legalità e famiglia vengono ripetutamente sminuiti dal comportamento dei protagonisti. Appare infatti totalmente diseducativo vedere una neomamma che “parcheggia” il figlio nelle mani della sorella per combattere la sua battaglia malavitosa o un uomo di legge salvare la sua donna dal meritato arresto e ripulire la fedina penale dell’intera famiglia.