Maestro

Non è mai facile ripercorrere la vita di un uomo, soprattutto se quest’ultimo è l’icona della musica moderna. Leonard Bernstein è stato il più poliedrico compositore, nonché direttore d’orchestra del Novecento. Il suo carisma ha ammaliato milioni di persone, tra cui lo stesso Bradley Cooper che ha deciso di immortalare Bernstein nel suo ultimo film, “Maestro”.
Il lungometraggio ripercorre l’ascesa del compositore alla fama, per poi concentrarsi nell’esplorare il suo privato, soprattutto dopo l’incontro con Felicia Montealegre. I due si ritrovano a una festa e si innamorano dell’intelligenza e della schiettezza reciproche. Con Felicia, Bernstein sente di poter vivere la sua propensione a sentire e desiderare una natura sessuale fluida. Montealegre, invece, brama di rimanere accanto a lui, attratta dalla fiamma vitale così vivida e creativa dell’uomo. Con lui vuole metter su famiglia ed è lei stessa a proporre di convolare a nozze. E così, dal ritratto impressionista dell’artista Bernstein, Cooper vira nell’esplorare una storia d’amore non convenzionale, contrassegnata in sottofondo dalle colonne sonore più prestigiose, realizzate dallo stesso compositore. I due vivranno un faticoso ménage lungo trent’anni di vita, tenuto saldo grazie alla comprensione di Felicia e alla compassione di Leonard, indicando al pubblico che non ci sono regole precostituite per manutenere un amore.
“Maestro” è un melò intenso e struggente, che investiga sul significato di “amore” e di “coppia”, un film profondo e audace adatto a un pubblico +16 per i temi proposti.