La storia

Ispirato all’omonimo romanzo di Elsa Morante, la serie ripercorre le vicende di Ida, una maestra che si ritrova a crescere da sola due figli – il secondo dei quali avuto in seguito a una violenza da parte di un soldato tedesco -, fra numerose difficoltà legate anche al periodo storico.
Immersa in una guerra, senza una casa, sfollata, con un figlio che desta preoccupazione e un altro ancora piccolo, agitata dal timore di subire ulteriori ripercussioni a causa delle sue origini ebraiche, Ida ci rende partecipi della sua battaglia alla sopravvivenza, ancorata all’amore che nutre per i figli e la protezione smisurata nei confronti del più piccolo, Useppe. Una donna aggrappata alla vita che cerca, in tutti i modi, di ricreare per suo figlio un nido, una casa, una sicurezza, tutto ciò che non c’è.
Anche lo sguardo curioso e misterioso di Useppe, bambino molto sensibile che “pensa” e “pesa” tutto ciò che vede e sente, offre un punto di vista originale allo spettatore che si ritrova, così, a leggere pagine di storia e di vita, di una vicenda letteraria che potrebbe essere stata la vicenda reale di tanti.
La fiction è destinata a un pubblico adulto per le immagini toccanti e forti, ma sicuramente è consigliata ai giovani non solo per avvicinarli alla letteratura di una grande scrittrice italiana, ma anche a un contesto storico, raccontato nelle sue sfumature di sofferenza, ribellione e crude verità.
L’immagine finale di Ida in casa con Useppe morto diventa metafora di una “Storia” che ha saputo togliere tutto.