Il clandestino

Luca Travaglia, ex poliziotto dell’antiterrorismo, ha lasciato le forze dell’ordine dopo un terribile attentato nel quale la sua compagna è morta e un giovane collega ha perso l’uso delle gambe.
Travaglia non riesce a dimenticare l’accaduto: la responsabile dell’atto terroristico sembra essere stata proprio lei, la sua Khadija, e non si dà pace perché si sente correo dell’invalidità del collega (al quale paga di nascosto le cure riabilitative) per non aver capito, per essersi fatto ingannare e perché, nonostante tutto, non riesce a pensare che quell’amore da lui provato, profondo e sincero, non fosse ricambiato ma fosse tutto una finzione e un inganno.
Questo è il leitmotiv della serie, un intrigante poliziesco che intreccia vicende di puntata alla ricerca disperata – anche attraverso continui flashback sul passato – di una risposta alle domande del suo cuore. Luca, infatti, si trova suo malgrado, “per colpa” di Palitha, un intraprendente cingalese che gli dà alloggio nella propria officina e ne ha colto le qualità di poliziotto, coinvolto nell’attività di un’agenzia investigativa che gli consente di andare avanti e pagare le spese del collega infermo.
Grazie al rapporto con Palitha, che evolve pian piano in una toccante amicizia, il protagonista riemerge lentamente – con continui passi indietro e ricadute depressive – dalle sue tenebre, solidarizza con gli “ultimi” della città, una Milano prevalentemente notturna, e riscopre valori in cui ha creduto e investito la propria vita nel passato: giustizia, fiducia, amicizia e forse anche amore. Consigliato a un pubblico +14.