Cuori – Seconda stagione

In un contesto storico ben ricostruito – la Torino degli anni ’60 – nelle ambientazioni in ospedale, nelle case e in strada, nei costumi e nei comportamenti sociali, proseguono le vicende dei medici dell’ospedale “Le Molinette”, tutti in cerca di un equilibrio tra un lavoro che causa un inevitabile coinvolgimento con i pazienti e le relazioni sentimentali che faticano a trovare spazio. La seconda stagione di “Cuori” conferma l’impostazione della prima, un intreccio di due piani riguardanti, appunto, il “cuore”: da un lato il racconto di medici appassionati che, spinti dal desiderio di salvare pazienti, cercano soluzioni tecnologiche innovative, sperimentano, rischiano facendo progredire la cardiochirurgia, comunicano al pubblico qual è la molla anche emotiva che spinge la medicina a fare progressi; dall’altro, i sentimenti dei protagonisti, passioni che non si spengono di fronte a insormontabili difficoltà, questioni di cuore complesse che portano a improbabili e interminabili intrecci che non vedranno soluzione neanche in questa stagione.
I protagonisti lottano con sé stessi e contro circostanze fin troppo avverse seppur se ne riconosca lo scopo narrativo: mantenere viva l’attenzione del pubblico sospeso in attesa di un lieto fine. Riconoscendo la bontà d’animo dei protagonisti emerge però una domanda: se per un senso di rettitudine e responsabilità si sceglie di rinunciare ai propri sentimenti e procedere solo per senso del dovere, non si finisce per compiere una mancanza di giustizia ancor più grande nei confronti di chi abbiamo accanto? Consigliata a un pubblico + 12.