Belve- nona edizione

Francesca Fagnani torna in prime time con una nuova edizione di “Belve”, in cui pare scegliere un approccio più leggero sia nei temi sia nei confronti degli intervistati, che sembrano sedersi sugli sgabelli più per fare bella presenza che per mettersi realmente a nudo come vorrebbe il format. Ciò si nota in particolare nell’intervista a Raoul Bova, incentrata su eterni giri di parole da parte dell’attore. Insomma, gli intervistati più che belve sembrerebbero docili agnellini spaesati.
A mettersi più in gioco appaiono invece le invitate, tornando quindi all’idea originale del format, partendo da Arisa per arrivare a Isabella Ferrari, passando anche per Emma Bonino. Pure qui particolari “belvate” non emergono, ad eccezione dell’intervista a Stefania Nobile, l’unica un po’ più accesa della stagione.
Le domande sono le stesse più o meno per tutti: le relazioni passate, il rapporto con la religione, talvolta se ci siano stati o meno ritocchi estetici oppure si cerca di ripercorrere episodi che hanno fatto particolarmente parlare degli intervistati.
Come sempre, la Fagnani è carismatica, professionale e scaltra, non lascia mai che gli interlocutori la sovrastino. Ed è proprio lei ad essere il punto di forza del programma, forse anche l’unico. Il format, infatti, sembrerebbe aver perso quella verve che ne faceva uno dei più originali del palinsesto Rai. Inoltre, gli intermezzi comici risultano quasi noiosi e completamente slegati dal resto della trasmissione.
Per le tematiche trattate, come il sesso, gli stupefacenti e il fumo, si consiglia la visione a un pubblico +16.