Zone blu: i segreti della longevità

“Ricordati che devi morire!”. In effetti, nessun uomo può scappare di fronte alla temutissima signora in nero ma, come insegna il nuovo documentario di Dan Buettner, la si può affrontare in modo alternativo.
Occorre, infatti, imparare nuovamente a vivere la vita, allontanando i modelli consumistici dell’Occidente. Al mondo esistono delle cosiddette zone blu, ovvero dei territori in cui l’aspettativa di vita è di 100 anni.
L’esploratore Buettner si è lungamente immerso in queste comunità per concedere all’uomo contemporaneo un’ultima occasione. Viaggiando in lungo e in largo per il globo terrestre, ha scoperto come buon cibo, un’attività fisica dolce e frequente unita a un credo religioso importante, ma soprattutto alla presenza costante di una comunità, siano gli elementi costituenti per ottenere una lunga vita, o meglio, una bella vita.
Perché il segreto di questo documentario sta nello stupore estasiato dello spettatore, costretto a venire a patti con l’approccio, così innocentemente semplicistico, tipico dei protagonisti dei diversi episodi. La loro è una vera e totale “filosofia di vita” votata all’analisi introspettiva dell’essere umano.
Ed è proprio questo il più importante campanello d’allarme che la sorda civiltà occidentale deve ascoltare.
Dopo pandemie, crisi economiche e guerre, che hanno saputo solo trascinare l’uomo nell’assordante baratro del nulla, è necessario ricalibrare la rotta verso una placida risolutezza, una silenziosa quanto matura consapevolezza. “Zone Blu” è un documentario umano, in grado di far riflettere. Adatto a tutta la famiglia.