Vita da carlo- seconda stagione

Chiusa la fallimentare esperienza da candidato sindaco di Roma, Carlo Verdone si butta anima e corpo in uno dei suoi più grandi sogni: girare un film d’autore. A complicare la realizzazione di “Maria F”, la storia d’amore impossibile tra il giovane attore e una prostituta, la decisione del produttore di imporre Sangiovanni come protagonista.
Insieme ai numerosi problemi lavorativi ci sono quelli della vita di tutti i giorni: una figlia incinta che non vuole rivelare chi sia il padre, un’ex moglie sempre più instabile, le continue ansie dell’amico Max Tortora, la vendetta del Fabris di “Compagni di scuola” e un amore sbocciato, finito male anche in questa seconda stagione, con la giovane ed esuberante Sofia.
Il regista romano sembra aver preso le misure con la serialità: i nuovi episodi appaiono più divertenti e soprattutto più ritmati. Questi elementi, insieme alle grandi interpretazioni di big come Monica Guerritore, Max Tortora e Stefania Rocca, rendono la fiction più piacevole e coinvolgente.
A differenza della precedente stagione vanno fatti i complimenti a Carlo Verdone anche per aver trattato in modo sensibile ed efficace temi personali: commuove e lascia a bocca aperta il monologo finale in cui dopo essere diventato nonno analizza le sue mancanze da padre e promette al nipote di rimediare e di dedicargli tutto il tempo che merita. Infine, va sottolineato come ancora una volta dal racconto emergono le fragilità e le difficoltà che anche personaggi famosi devono affrontare, utile monito per le nuove generazioni troppo spesso ammaliate dal successo facile.