Prima di domani

Dopo una lunga militanza in Rai, Bianca Berlinguer ha ceduto alle lusinghe di Mediaset che l’ha accolta affidandogli la prima serata del martedì di Rete 4. Visto il buon riscontro di pubblico, a inizio 2024 i suoi impegni sono raddoppiati con la messa in onda, nella fascia del preserale, di “Prima di domani”.
La trasmissione è un tradizionale talk show in cui ospiti del mondo della politica, del giornalismo e alcuni esperti si confrontano – e scontrano – sui principali temi di giornata. Economia, cultura, politica e principali casi di cronaca: c’è spazio per tutto ciò nella scaletta del format.
La più grande lacuna di “Prima di domani” è la mancanza di ritmo: Bianca Berlinguer di fatto realizza un mini “È sempre Cartabianca”, con la criticità però che la trasmissione dura 45 minuti e non l’intera serata. Se all’assenza del corretto sprint si aggiunge poi la decisione di affidarsi ai soliti ospiti, si finisce per offrire ai telespettatori qualcosa di visto e poco informativo.
Il programma in più di una circostanza ricade nel principale difetto degli attuali talk politici: gli ospiti si stuzzicano, battibeccano e finiscono per scatenare “risse verbali”. Bianca Berlinguer cerca di sedarle, ma con il suo modo di dettare i tempi e di dare e togliere la parola a suo piacimento – il più delle volte in modo brusco – , finisce solo per alimentarle. Questo anche perché, in più di una circostanza, la conduttrice partecipa al dibattito dicendo la sua opinione, ma con un tono da “professorina” che rischia di istigare i presenti e infastidire i telespettatori.