Old dads

Il ricercato politically correct regna indiscusso sulla società odierna, ma c’è sempre il rovescio della medaglia: il giustificazionismo moralista sublima ormai qualsiasi opinione, depauperando il pensiero di qualsiasi uomo o, per meglio dire, di qualsiasi “boomer”.
Questa è la chiave di lettura per comprendere la commedia scorretta di Burr. “Old Dads” racconta la storia di tre amici cinquantenni che si trovano impoveriti nella loro identità, imperfetta, ma sincera, di fronte alla contemporaneità. Il confronto con le nuove generazioni, maniacalmente attente a mantenere una “non opinione” su qualsiasi tema scottante, li mette al tappeto.
Infatti, i protagonisti vengono licenziati dalla loro stessa azienda per insubordinazione di pensiero, dopo essere stati scoperti a parlare di argomenti tabù con pungente ironia. Da qui, li aspetta una strada tutta in salita. In un turbinio di ostacoli, i tre amici tenteranno di affrontare le loro mogli, i loro figli e l’intera società che li circonda cercando di non deludere nessuno, ma allo stesso tempo tentando di rimanere fedeli a loro stessi.
“Old Dads” è un film argomentativo, poiché si concentra più sull’evidenziare la premessa tematica che sul dipanare la storia stessa dei personaggi, nonostante venga proposto un percorso evolutivo dei tre vecchi padri.
Tuttavia, la pellicola si dimostra un espediente divertente per analizzare e rivedere le posizioni ormai troppo radicate e radicali dell’opinione pubblica. Una commedia adatta a un pubblico over 16 per l’utilizzo di un linguaggio colorito e per i temi proposti.