Mameli – il ragazzo che sognò l’italia

La miniserie racconta gli ultimi due anni di vita di Goffredo Mameli, patriota e poeta, autore del testo che, in seguito, sarebbe diventato l’inno nazionale della Repubblica italiana. Fanno da scenario alla sua storia, caratterizzata dall’arte e da ideali politici ma anche da amori, amicizie profonde e false amicizie, fatti del Risorgimento italiano e personaggi storici come Bixio, Garibaldi, Mazzini. Un periodo storico molto complesso che vede, peraltro, il delinearsi dell’identità nazionale.
In un momento in cui l’inno nazionale rientra anche tra le linee guida dell’educazione civica all’interno delle scuole, è significativo trovare una narrazione che faccia luce su quelle parole cantate e ripetute a memoria, dando una storia e un volto al nostro canto nazionale, o meglio ai primi passi di quel canto che avrà una vita lunga, rientrando in un profilo di conoscenza e consapevolezza per una cittadinanza responsabile e attiva.
L’intuizione è, dunque, buona, così come il fatto di presentare i protagonisti nella loro “giovinezza” facendoli sembrare quasi come ragazzi contemporanei. Non sempre, però, la narrazione risulta vincente e convincente. Tuttavia, la volontà di mostrare delle personalità che credono in ideali fino a sacrificare la propria vita risulta una sfida sicuramente significativa e lodevole.
Degna di nota è anche l’attenzione che la famiglia riserva alle scelte del figlio, rispettandole, anche se spesso con preoccupazione, così come il senso dell’altra “famiglia”, quella della politica e dei valori in cui si crede.