L’acchiappatalenti

Cinque acchiappatalenti – Teo Mammucari, Francesco Paolantoni, Mara Maionchi, Sabrina Salerno e Wanda Nara – devono svolgere un delicato compito: intuire se dietro l’auto-presentazione di un concorrente si nasconda un vero talento o una “bufala”, e hanno solo una clip e pochi minuti per decidere. Una volta scelti o scartati i concorrenti, i talent scout potranno vedere la loro esibizione e capire se hanno fatto una buona valutazione. A osservare il tutto e a giudicare se la scelta sia o meno opportuna, anche sulla base del fatto che poi i talent dovranno esibirsi insieme al loro prescelto cercando di valorizzarne le qualità, una giuria composta da Simona Ventura, Flavio Insinna e Francesco Facchinetti.
Lo spettatore assiste a un alternarsi di talenti straordinari delle più varie specialità – musica, danza, acrobazie, originalità di ogni genere – a personaggi ed esibizioni trash, improbabili e incomprensibili, mentre i loro mentori devono renderli credibili anche quando l’impresa sembra davvero impossibile. In questi ultimi casi, a dare il meglio di sé sono proprio Teo Mammucari e Francesco Paolantoni (chissà come mai i personaggi più stravaganti capitano proprio a loro!), che creano dei siparietti davvero esilaranti.
Un programma che sicuramente ha bisogno di un suo tempo di rodaggio per creare i giusti ritmi e un equilibrio nell’alternanza tra talenti reali e presunti. Ad ogni modo, raggiunge l’obiettivo di offrire serate di divertimento leggero e spensierato, senza che nessuno debba prendersi sul serio, concorrenti, talent scout, giudici, conduttrice e pubblico a casa.