La TV fa 70

Massimo Giletti torna a viale Mazzini e lo fa conducendo la serata evento dedicata ai 70 anni della Rai e, quindi, della televisione in Italia. Musica, danza, le immancabili immagini tratte dalle Teche Rai e tantissimi ospiti: questi gli elementi che sin dall’inizio si sono palesati davanti agli occhi dei telespettatori.
La storia del piccolo schermo è stata ripercorsa in modo caotico, senza un vero filo narrativo e ciò ha portato a notare ancor di più l’eccessiva durata di quattro ore. Le interviste fatte dal padrone di casa, oltre a ricordare aneddoti ascoltati già e più di una volta, sono servite anche per presentare attuali lavori degli ospiti o per stuzzicarli su possibili futuri incarichi, cosa che ha stonato un po’ con l’intento celebrativo della serata.
Far conoscere ai più giovani pagine della storia televisiva è qualcosa di formativo, emozionante e sempre corretto: il problema è che la Rai ha provato a centrare questo obiettivo nel peggiore dei modi, con uno show vecchio, lento e noioso. Lacune evidenti sono emerse anche nel lavoro di post-produzione, come dimostrato dalle finte interazioni di ospiti con colleghi i cui video erano palesemente registrati.
L’annunciato ritorno in Rai di Massimo Giletti non ha meritato la sufficienza: il varietà non è il suo pane quotidiano e si vede. Impegno e professionalità non sono mancati ma, forse a causa dell’assenza forzata dalle scene, è apparso poco spontaneo e in un contesto del genere, anche se fatte in modo puntuale come sempre, le interviste sono risultate poco interessanti.