II giro del mondo in 80 giorni

Tratta dal celebre romanzo di Jules Verne la serie, ambientata nel 1872, narra le vicende di Phileas Fogg, nobile e flemmatico inglese coinvolto in una sfida, con relativa scommessa, lanciata con i colleghi di club, un’impresa mai riuscita a nessuno prima: fare il giro del mondo in soli 80 giorni. Compagni di avventura sono Passepartout, acuto francese assunto come valletto, e la giovane e intraprendente giornalista Abigail, figlia del suo caro amico Fix, che si impegna a scrivere la cronaca del viaggio. A tramare contro il trio affinché l’impresa fallisca l’“amico” di una vita di Fogg, Bellamy, il quale ha bisogno di incassare i soldi della scommessa per non finire in bancarotta.
Il viaggio avventuroso, bizzarro, pericoloso, narrato con toni ironici e surreali che ricordano lo stile dei romanzi di Verne, è anche un percorso di crescita per i protagonisti: per Abigail è l’occasione di mettere alla prova le proprie capacità di giornalista, attraverso un doloroso distacco dall’idealizzazione del padre, passando dalla delusione all’accettazione dei suoi limiti, e una presa di coscienza del proprio valore; per Passepartout significa riconquistare integrità e onestà, imparando a dare fiducia e a essere a sua volta fedele alla parola data; per Phileas vuol dire far pace con i sentimenti del passato, riacquistando coraggio e stima di sé, esprimendo bontà e altruismo e comprendendo chi sono i veri amici; per tutti e tre rappresenta la scoperta e l’espressione senza paura dei propri sentimenti e di una vera e leale amicizia che diventerà più importante della stessa vittoria finale.