I leoni di sicilia

Tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice Stefania Auci, la serie narra la storia di una delle famiglie di commercianti più importanti di Sicilia: i Florio. Ambientata nell’800, nel corso di una sola stagione si vede l’evoluzione dell’intera famiglia. Dopo un forte terremoto in Calabria, la famiglia è costretta a trasferirsi in Sicilia, nonostante la resistenza di Giuseppina, moglie di Paolo Florio. Lui e il fratello Ignazio riescono ad aprire la loro prima bottega a Palermo, ma il vero cambiamento arriverà con il figlio Vincenzo, di cui seguiamo l’intera crescita fino all’età adulta. Centrale sarà l’amore clandestino con Giulia Portalupi, figlia di imprenditori milanesi. Una relazione che verrà impedita in tutti i modi da Giuseppina, affinché Vincenzo sposi una nobile per ottenere il titolo. Da Giulia però avrà due figlie “bastarde” e il tanto atteso erede maschio Ignazio. Anche lui come il padre si troverà davanti un bivio: inseguire il vero amore o salvare l’onore familiare?
“I Leoni di Sicilia” dal punto di vista tecnico risulta essere un ottimo prodotto, dalla scelta delle location alla cura dei dettagli scenografici. Nonostante ciò, quella che poteva essere un’avvincente storia familiare risulta essere più il racconto dei loro drammi amorosi. Le coppie presentate sembrano tutte mosse dal solo piacere carnale a cui devono rinunciare per l’onore. Negli episodi sono frequenti scene di intimità esplicita, presentate come unico vero gesto d’amore che i protagonisti riescono a trasmettersi. La serie, perciò, è consigliata ad un pubblico adulto.