Doc- nelle tue mani terza stagione

Doc ha ormai ripreso a pieno le sue funzioni di primario e ne sente tutto il peso: è diviso tra il dovere imposto dal ruolo di amministrare, dirigere e svolgere compiti burocratici, contenere le spese e far quadrare i conti, e la sua vocazione di medico preoccupato innanzitutto del bene del paziente, costi quel che costi in termini di tempo e di risorse economiche. Il tema verrà approfondito proprio andando a scavare nel suo passato, non solo attraverso flashback ma anche grazie a una narrazione più ampia delle vicende pre-incidente: cosa lo aveva portato a diventare un freddo dirigente prima della perdita della memoria? Da cosa lo vuole proteggere la ex moglie Agnese?
Ma Andrea Fanti non è l’unico a dover fare i conti col passato: il dolore causato dalla morte o quello generato da conflitti familiari, il peso delle aspettative degli altri o una precarietà nei legami affettivi a volte sono dei macigni che impediscono di andare avanti, di fare una scelta. Il racconto, che si dipana attraverso le puntate e le singole vicende del reparto, sembra indicare una via: la relazione costante con la malattia, la sofferenza, la morte è un’esperienza così forte da costringere ad andare all’essenza, di sé stessi, dei propri valori, delle proprie scelte, dei propri sentimenti. Non si può fingere quando il quotidiano ti mette sempre alla prova, emerge una richiesta impellente e ineludibile di autenticità e verità che emergerà in modo prorompente sul finale per ciascuno dei protagonisti, Doc, sua moglie, i suoi amici, la sua squadra.
Si consiglia la visione a un pubblico +12.