Tutto chiede salvezza

Daniele, in seguito a una reazione psicotica provocata da un mix di droga e alcool, si risveglia in un reparto psichiatrico in regime di TSO (trattamento sanitario obbligatorio).
Pian piano, con l’aiuto dei medici ricorda quello che è successo, che in quello stato alterato è arrivato a ferire suo padre e prende coscienza delle sofferenze che sta causando ai genitori, persone buone che fanno del loro meglio e lo amano. Quella sua ricerca di senso ha preso una piega sbagliata e autodistruttiva. Ad aiutarlo in questo percorso di maturazione sono i suoi compagni di camerata, malati psichiatrici con i quali in principio lui afferma di non avere nulla a che fare, ma che poi scopre essere “la cosa più simile all’amicizia che abbia mai incontrato, di più, sono fratelli offerti dalla vita, trovati sulla stessa barca, in mezzo alla medesima tempesta, tra pazzia e qualche altra cosa che un giorno saprò nominare”. Con il loro aiuto, di Mario in particolare da cui si sente compreso, e quello di medici e sanitari che fanno del loro meglio in una situazione di abbandono, Daniele trova la sua strada verso la “salvezza”, la forza di sopportare il dolore inspiegabile, di perdonare ed essere perdonati, di amare. La storia che nasce con Nina, giovanissima attrice/influencer che soffoca in una vita disordinata e autodistruttiva la ricerca di amore, alla quale la madre non risponde, sarà la spinta finale per entrambi per saltar fuori dal baratro e aprirsi…a una nuova vita.
Contenuti e scene sensibili (violenza, sesso e uso di sostanze) portano a consigliare la serie a un pubblico +16.