Ribelli

Papa Giovanni Paolo I, il testimone di giustizia Tommaso Buscetta, il campione di atletica leggera Pietro Mennea e la giornalista Oriana Fallaci sono i protagonisti di Ribelli, il nuovo programma del sabato pomeriggio di Rai 3. Quattro puntate di circa mezz’ora l’una in cui Emma D’Aquino, con il prezioso aiuto di testimonianze e delle immagini tratte dalle teche Rai, ricostruisce le loro vite.
Il punto di contatto tra i protagonisti, così lontani l’uno dall’altro, sta proprio nel titolo del programma: questi infatti sono dei ribelli, ovvero uomini e donne che hanno rotto gli schemi precostituiti che invadevano i loro campi di competenza e, affrontando tantissimi ostacoli, difficoltà e rischi, hanno ottenuto il successo.
Emma D’Aquino, grazie alla sua solita classe e professionalità, è una perfetta narratrice, in grado di prendere i telespettatori per mano e guidarli da un segmento all’altro della puntata, affidandosi a poche frasi dette con ritmo e tono giusto. L’arma vincente in questo caso però è offerta dalle splendide e coinvolgenti immagini tratte dalle teche Rai. Grazie a queste veniamo catapultati nell’era in cui è stato protagonista il personaggio raccontato e riusciamo anche a riascoltare alcune sue interviste del passato.
Il programma non brilla per originalità e, nonostante il saggio lavoro di post-produzione, a tratti può risultare un po’ pesante, ma ha il grande merito di far conoscere anche ai più giovani figure non sempre note e di farlo lanciando il messaggio positivo che grazie al coraggio e alla determinazione anche le sfide più dure si possono vincere.