Paper Girls

Questa serie, che per elementi di fantascienza ed ambientazioni vintage sembra la risposta a Stranger Things di Netflix, è la trasposizione cinematografica dell’omonimo fumetto di Brian K. Vaughan. Le quattro protagoniste Mac, Erin, Tiffany e KJ sono quattro “paper girls”, ragazze adolescenti che nell’America degli anni ‘80 consegnano il giornale a domicilio per arrotondare, le cui vite si intrecciano nel giorno di Halloween dove un evento misterioso le porta per caso a viaggiare nel tempo fino al 2019 e fare i conti con una guerra tra rivali. Per cavarsela le ragazze, che sono l’emblema di quattro estrazioni sociali, etniche e religiose diverse e che vivono una serie di esperienze anacronistiche e soprannaturali come quella di interagire con le sé del futuro, devono necessariamente fare squadra utilizzando ognuna i propri talenti e specificità.
Isolata la spettacolarità del contesto narrativo e la rispondenza più o meno fedele al fumetto da cui deriva, la serie ha il pregio di mettere in scena quel momento vissuto da ogni adolescente in cui si deve gioco-forza prendere consapevolezza della propria identità e personalità per “sopravvivere” ad eventi esterni che non lasciano spazio di riflessione. Le quattro ragazze sono l’esempio più universale di “girl power” dimostrandosi intelligenti, collaborando e supportandosi non senza qualche dramma.
Sebbene negli altri Paesi la visione sia consigliata ad un pubblico +16, la riteniamo più adatta ad una platea maggiorenne per la presenza di alcune scene di violenza e altre in cui molto spesso si utilizza un linguaggio volgare.