Lamborghini

Ferruccio Lamborghini è un giovane soldato che torna a casa dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Accorato, quanto onesto, parla apertamente alla sua famiglia: non è tagliato per la vita rurale e perciò non seguirà le orme di suo padre. Le sue ambizioni lo spingono a essere un uomo all’avanguardia con i tempi. Con le nozioni di meccanico ricevute nel periodo militare, intende avviare un’impresa per costruire trattori moderni, ma economici.
Il padre, seppur riluttante, offre tutti i suoi possedimenti e denari per permettere al figlio di avviare la sua azienda. I sogni del giovane meccanico sembrano avverarsi, perché insieme al suo inseparabile amico e collega Matteo riescono a costruire il primo prototipo di trattore funzionante. Il destino però segna un grave punto d’arresto nella vita di Ferruccio: sua moglie Clelia muore dando alla luce il piccolo Tonino.
Distrutto dal dolore, Lamborghini decide di buttarsi anima e corpo esclusivamente nel lavoro, diventando un uomo duro, pronto a tutto pur di ottenere ciò che vuole. I trattori, infatti, non gli bastano più e così decide di puntare al settore automobilistico.
Convinto di poter costruire l’auto più bella del mondo e surclassare l’egemonia di Enzo Ferrari, Ferruccio e il suo team lavorano alacremente per sviluppare il primo prototipo che darà poi vita all’intramontabile modello Miura. Tuttavia, dopo l’apice arriva la fine: con la crisi economica del settore negli anni ‘70, Ferruccio cede la sua quota d’azienda dicendo addio al suo sogno.
Il film narra la storia di un uomo ricco, ma povero d’amore. Adatto a tutti.