La banda dei guanti verdi

Zuzanna, Alicja e Kinga sono tre inseparabili amiche, alquanto navigate, che, a causa delle vicissitudini della vita, hanno deciso di convogliare le loro ultime energie nell’arte della giustizia personale. Come moderne Robin Hood saccheggiano personaggi socialmente discutibili, lasciando loro dei comunicati, o meglio delle mere istruzioni d’uso, su come redimersi nei confronti del resto della società, donando così le refurtive ai più bisognosi.
Ben presto, il modus operandi delle ladre – lasciano sempre dei guanti di pelle verde sul luogo del furto – giunge all’occhio vigile della polizia che si mette sulle loro tracce. Per sfuggire alla galera, le tre donne si rifugiano in una casa di riposo, convinte di poter passare inosservate. Tuttavia, è proprio in questa casa di cura che Zuzanna, Alicja e Kinga s’imbattono in un’altra ingiustizia: la direttrice della residenza, insieme ai suoi colleghi delle pompe funebri, deruba gli anziani clienti dei loro oggetti personali per immetterli sul mercato dell’antiquariato e ricavarne denaro. Le tre ladre, indignate dall’ignobile trattamento riservato ai loro compagni di avventura, dispiegano le loro competenze criminali per rendere loro giustizia.
La banda dei guanti verdi è una commedia con tinte poliziesche, capace di investigare nella terza età con uno sguardo diverso dai soliti canoni. I protagonisti più anziani dimostrano, attraverso le loro speranze, così come i loro dolori, quanto la società esterna sia mal posta verso di loro. Una serie adatta ai +13 per uso di linguaggio colorito e la presenza di alcune scene spinte.