Ci vuole un fiore

Dopo il successo della prima edizione, ritorna su Rai 1 in prima serata Ci vuole un fiore, il varietà che parla di ambiente attraverso parole, musica e testimonianze, per sensibilizzare il pubblico sulle tematiche dell’ecosostenibilità e per contribuire a preservare il futuro del nostro pianeta.
A condurre il programma c’è Francesco Gabbani che balla, duetta e interpreta alcuni dei suoi maggiori successi e brani di altri grandi cantautori, affiancato da due ospiti fissi: Nino Frassica, con le sue divertenti incursioni, e Mario Tozzi, per i momenti di approfondimento.
La parola d’ordine è leggerezza che non è sinonimo di superficialità. Trovare un modo per trasmettere temi così importanti senza cadere nella banalità o annoiare non è facile. Merito dello show, infatti, è quello di riuscire a unire perfettamente la divulgazione scientifica – che molte persone possono trovare pesante – all’intrattenimento, con un parterre di grandi ospiti che portano in studio un fiore simbolico, una dedica d’amore alla Madre Terra: da Stefania Sandrelli a Roberto Vecchioni fino a Chiara Francini, Laura Chiatti e Lorenzo Biagiarelli.
Lodevole è la scelta di non fossilizzarsi sugli errori del passato. Il format parla del presente, ma con un occhio sempre rivolto al futuro. La strada della sensibilizzazione verso le tematiche ambientali deve iniziare ad essere seguita sempre da più programmi e Ci vuole un fiore ha scoperto un nuovo modo di comunicare questi argomenti, senza usare toni apocalittici e partendo dalle piccole scelte quotidiane.