The Band

Nella primavera di Rai 1, c’è il tempo per un nuovo format per la prima serata del venerdì. Ecco The Band, programma in cui è la musica l’assoluta protagonista. Nello specifico, come ci tiene più volte a sottolineare il conduttore, Carlo Conti, la trasmissione vuole fare da traino e da supporto al ritorno della musica dal vivo, fattore potente di condivisione per la nostra società, privata a lungo di un elemento così tanto aggregante a causa delle inevitabili restrizioni dovute alla pandemia. Ciò spiega anche la scelta di trasmettere lo show da un teatro, il Verdi di Montecatini Terme, e non da uno studio, come a voler rimarcare l’intento di riprendere un discorso musicale e sociale che il Covid-19 ha bruscamente interrotto.
Il talent vede la partecipazione di otto band, i cui componenti non sono musicisti affermati. I gruppi sono guidati da altrettanti coach – note personalità della canzone italiana – nel loro percorso di crescita, musicale in primis ma anche umana e relazionale. Nel corso delle puntate si lavora sulla vocalità, sul sound, sull’interpretazione, senza dimenticare la coesione e l’affiatamento tra i componenti, elementi fondamentali per una resa migliore sul palco.
Alla fine del percorso, il miglioramento è evidente, depurato peraltro da possibili competizioni data l’assenza di premi in palio. Valida la scelta dei tre giurati – Gianna Nannini, Carlo Verdone e Asia Argento – che, con critiche costruttive e formulate con garbo e rispetto, aiutano i protagonisti a prendere maggiore consapevolezza dei propri limiti e pregi.