Sydney to the Max – Prima, seconda e terza stagione

Sydney è una ragazzina di 12 anni orfana di madre, che vive col papà Max e la nonna Judy (la mamma del papà) e passa le sue giornate, tra casa e scuola, in compagnia dell’inseparabile amica Olive.
Con i toni della commedia per ragazzi, con vicende bizzarre e spassose che creano un’ambientazione leggera, divertente, che aiuta il giovane pubblico a empatizzare con i protagonisti, viene delineato un rapporto tutt’altro che superficiale tra Sydney e il suo papà.
Max fa del suo meglio per comprendere la figlia che sta entrando nell’adolescenza ed è sempre più complessa da gestire: si barcamena tra il ruolo di padre, protettivo, che deve dare qualche regola e farla rispettare, di madre (a volte su richiesta della figlia cerca di ricoprire goffamente anche questo ruolo) e nello stesso tempo cerca di distaccarsi dal modello familiare (la nonna ora tanto moderna e liberale è stata una mamma quadrata e autorevole).
L’autocritica di Max, il suo mettersi continuamente in discussione per scegliere il comportamento più consono per crescere ed educare correttamente la figlia vengono messi in risalto da continui salti nel passato, quando lui stesso aveva 12 anni, in situazioni molto simili a quelle in cui Sydney si trova nel presente: questo esercizio nel ricordare lo aiuta a immedesimarsi nella figlia e a confrontarsi con i metodi educativi della mamma che, seppur diversa, non è stata poi una cattiva madre.