Modern Love – Prima stagione

L’originalità della serie sta nel fatto che le storie, una diversa in ogni puntata, sono tratte dalla omonima rubrica del New York Times che tratta il tema dell’amore sotto varie sfaccettature e nella sua accezione più ampia: da quello di una coppia, all’amore genitori-figli, all’amore di amicizia, all’amore protettivo e disinteressato di un adulto verso una giovane. Affronta tutto ciò con una delicatezza rara, entrando in ogni storia in punta di piedi; si indagano sentimenti profondi e poco presenti nelle serie tv, senza sensazionalismi o toni forti, ma con uno stile asciutto e realistico che valorizza la semplicità e bellezza della normalità.
Ogni racconto concorre a presentare un aspetto del significato e del valore della parola “amore”, che riscopriamo essere molto più che un semplice sentimento. Tra le altre, la storia di una giovane che mentre fatica nella ricerca dell’anima gemella ha un tenero protettore, il suo portiere, che la guida, la protegge discretamente e la accompagna teneramente nella sua maternità; o quelle di una coppia di mezz’età in crisi perché nel tempo l’uno si è inconsapevolmente allontanato dall’altro, ma che affrontando questa verità decide di riprovarci e trova la strada per una nuova vita condivisa; o, ancora, una brillante avvocato bipolare che non riesce a gestire la sua vita, soprattutto sentimentale, ma scopre nel suo capo una vera amica, capace di mettere da parte ogni importante impegno per ascoltarla.
La serie appare per stile più consona a un pubblico +16. La seconda stagione non riesce a offrire i toni positivi e poetici della prima.