Mio fratello, mia sorella

Nick e Tesla sono due fratelli che non si parlano da quando lui è scappato, all’improvviso, in Costarica per vivere la sua giovinezza alla giornata e fare kitesurf. Lei, rimasta da sola a Roma, ha affrontato una separazione e la crescita di due figli adolescenti, Carolina e Sebastiano, quest’ultimo affetto da schizofrenia.
A far riunire i due adulti sono le volontà del loro defunto padre, che li costringe a vivere insieme per un anno, prima di poter procedere alla vendita dell’immobile ereditato. La prospettiva è delle più nere per Tesla che teme che l’arrivo dello sregolato fratello possa nuocere all’equilibrio mentale di suo figlio. Ma, in realtà, è Carolina, a scardinare la sintonia familiare. Con la scusa del nuovo inquilino, la ragazza spicca il volo per lasciarsi alle spalle il peso ingombrante di un fratello problematico, di una madre troppo ansiosa e di un padre troppo assente, che non risponde nemmeno ai suoi messaggi. Nick, osservatore esterno del quadro familiare, tenta di rinsaldare i rapporti, assiepando i conflitti e i dissapori quotidiani, e di portare spensieratezza e brio. Anche Tesla aiuterà il fratello a sperimentare una voglia di calore umano: la sua presenza placherà i fantasmi del passato di Nick, facendolo diventare un uomo più maturo, pronto al perdono verso chi lo aveva ferito e costretto alla fuga, cioè il loro padre.
Una storia che racconta le difficoltà nel ricucire le ferite interiori di una famiglia, già gravata dalla presenza di una malattia così importante. Si consiglia la visione a un pubblico +14 per la presenza di scene di nudo.