Màkari – Seconda stagione

La fiction tratta dai romanzi di Gaetano Savatteri giunge al secondo capitolo. La storia inizia così come l’avevamo lasciata nella prima stagione, con Saverio Lamanna che continua la sua bella vita da orgoglioso nullafacente a Màkari, ma i libri non vendono granché e la sua relazione a distanza con Suleima inizia a vacillare. Fortunatamente la ragazza torna in Sicilia con il suo capo, Teodoro Bettini, per seguire “La Città del Sole”, un nuovo e importantissimo progetto che invita e incentiva a far tornare sull’isola i cervelli in fuga scappati all’estero.
In questa stagione troviamo un Saverio Lamanna più scontroso, solitario e alle prese con una profonda crisi d’identità. La sua comfort zone, infatti, è minata dalla gelosia verso Teodoro e dall’astio verso le nuove forme di comunicazione che compromettono il suo lavoro: il suo editore, non a caso, lo abbandona per maggiori fonti di reddito come Gnogno e Chicca, una vera e propria parodia dei Me contro Te. La leggerezza è, sicuramente, uno dei principali punti di forza di questa serie che, nonostante il numero ridotto di episodi, è riuscita ad avere ottimi indici di ascolto.
Particolare importanza è data alle location, allargatesi all’agrigentino rispetto alla prima stagione, che puntano a valorizzare le meraviglie paesaggistiche della Sicilia.
Evitabili all’interno delle puntate sono i pensieri violenti avuti dal protagonista in momenti di gelosia – fortunatamente – mai scaturiti in azione.