La voglia matta di vivere

In occasione dei 100 anni dalla nascita del grande Ugo Tognazzi, questo documentario, scritto e diretto dal figlio Ricky, accompagna gli spettatori in un lungo flashback. Tra gli spezzoni dei più celebri tra i suoi tanti film, calorose testimonianze di familiari, amici e colleghi, il biopic racconta non solo la carriera dell’attore, ma anche il valore di un uomo e di un padre dedito a non far mai mancare nulla alla sua famiglia, come visibile in alcuni intimi e inediti Super8.
Oltre al focus sulla persona dietro il personaggio che in Tognazzi non sembra discostarsi poi molto dalle sue caricature nella voracità di accogliere i piaceri della vita ed esprimersi a tutto tondo, ciò che colpisce in modo particolare è il tenero ricordo confezionato dai suoi figli. Un racconto di famiglia che parte proprio dal suo vertice per mostrarne le tante sfumature nel ricordo di uno specifico insegnamento lasciato ai suoi cari.
Proprio come nel più caloroso album dei ricordi, a questo documentario va il merito di aver non soltanto reso omaggio a un grande artista del cinema italiano, ma di aver anche messo sotto i riflettori una base familiare solida, frutto delle relazioni semplici e genuine che giravano intorno all’attore. Lo stimolo alla riflessione è proprio sul ruolo del singolo nella società e su quanto possa fare la differenza esserne parte. Che si tratti di amici e colleghi di una vita, o figli di un amore del presente o del passato, un sistema familiare presente e partecipato resta infatti la maggiore ricchezza, poiché fonte di serenità e nido per lo sviluppo sano di ogni individuo.