La scelta di Maria

“Perché non avete chiesto prima alle mamme cosa pensavano della guerra, perché ci interrogate solo adesso” è una delle frasi più toccanti di Maria Bergamas, protagonista del docu-film e madre simbolo di tutte le madri che, durante la prima guerra mondiale, hanno perso i figli, le cui spoglie non sono mai state ritrovate. A lei il compito di scegliere, fra undici bare di vittime, quello che sarebbe diventato il milite ignoto.
Fiction, animazione, video storici e interviste-testimonianze caratterizzano quest’opera, nata dall’idea di Cesare Bocci, che racconta la singolare storia politica e sociale, ma soprattutto umana, che si nasconde dietro uno dei simboli del nostro Paese.
La vicenda di Maria ci permette di conoscere la storia di suo figlio, che la donna ricostruisce, e quella di tanti giovani che hanno affrontato la guerra. Una pagina televisiva che ci invita ad andare oltre le vicende storiche per scoprirne quelle umane. Ottimi ritmo e scrittura, eccellente l’interpretazione degli attori, in particolare di Sonia Bergamasco nel ruolo della protagonista Maria. Le musiche non sempre riescono a sottolineare i momenti emozionanti.
Il valore della famiglia, la forza delle donne, la saggezza della semplicità, l’umanità. Maria, dopo aver scelto il “milite”, non lo seguirà nel percorso che lo porterà a Roma: scenderà per assistere al parto della figlia. La vita che vince sulla morte, la storia che ci chiede di non essere dimenticata ma rinnovata, ogni giorno, per essere più consapevoli, per essere più umani.