La fabbrica del mondo

La fabbrica del mondo è un interessante esperimento che unisce la divulgazione scientifica al racconto teatrale, restituendo allo spettatore un perfetto incastro emozionale. In uno snodo multi tematico di tre puntate, Marco Paolini e Telmo Pievani si confrontano, in una fabbrica abbandonata, immaginando la Terra come un grande cantiere in perenne lavorazione, che necessita della cooperazione umana per riuscire nella sua impresa più complessa: guarire.
Partendo dai temi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, i due conduttori propongono delle visioni suggestive su quanto si è nuociuto al mondo. A comprova di ciò, sottopongono testimonianze sul campo, nei luoghi più feriti del pianeta – in particolare, in Italia, l’Altopiano d’Asiago con la sua deforestazione, così come il mare di Trieste con la sua biodiversità minacciata – nonché interviste a voci autorevoli del mondo scientifico.
In aggiunta a questo verismo documentaristico, si accosta la letteratura teatrale con due differenti momenti lirici. Nel primo, lo spettatore incontra l’opinione alternativa di altri inquilini terrestri: dei corvi antropomorfi commentano, con sagace ironia, le prossime catastrofiche conseguenze del destino umano. A loro si contrappone la surreale vicenda del biblico Noé che, ancora una volta, si vede costretto a costruire un’arca di salvezza così come a “fare manutenzione” del pianeta, attuando gli obiettivi climatici futuri.
La fabbrica del mondo è un programma onesto nelle sue intenzioni, che sollecita le coscienze per un fine altruistico: imparare a vivere insieme alla Terra. Adatto a tutti.