Il Santone

La serie tv è ispirata al fenomeno social “Le più belle frasi di Osho”. Enzo Baroni è un antennista romano di Centocelle che scompare all’improvviso, lasciando a casa sua moglie Teresa e Novella, la figlia adolescente. Quando torna diversi mesi dopo, sembra un altro: indossa un mundu indiano, ha la barba lunga e l’aria da santone. Nessuno sa dove è stato e nemmeno lui se lo ricorda. Nel quartiere ora tutti lo ascoltano, nonostante lui utilizzi le solite massime popolari che prima tutti ignoravano. Diventato senza volerlo un vero guru e un problema per i poteri forti, finisce nei guai ma riesce a ricostruire i pezzi della vita, tornando quasi inconsciamente nei luoghi che lo hanno definitivamente cambiato.
La fiction propone una riflessione critica e ironica dell’impellente bisogno che la società moderna ha di creare nuovi miti e punti di riferimento. Questa necessità è stata ampliata dall’utilizzo dei social. Significativa e azzeccata la decisione di lanciare questo messaggio attraverso una piattaforma digitale, molto seguita dai giovani.
Il Santone ha inoltre il merito di far capire che le persone perfette non esistono: il cattivo soffre di ansia, il belloccio non “rimorchia”, l’agente è opportunista per colpa del suo passato. Infine promuove la forza della famiglia e dell’amore: Teresa si riprende Enzo e lo perdona, ma soprattutto i due insieme riescono a conquistare la fiducia della ribelle figlia. Inoltre accolgono come un figlio in casa il fidanzato di lei, convincendolo a mettere la testa a posto e a rinunciare ai soldi facili derivanti dall’attività di spaccio.