Ikea

Durante la pandemia la nostra abitazione ci è sembrata una prigione, ci ha tolto il gusto di fare tante cose, ma come sempre accade, in situazioni psicologicamente fragili non si analizza con lucidità cosa si ha per le mani.
Lo spot Ikea prova, in un periodo in cui stiamo pian piano ritornando alla vita reale, ad aprirci gli occhi e a farci venir voglia di esclamare ancora: “Ah che bello, sono tornato a casa!”. Nella pubblicità, questa sensazione è rappresentata in modo creativo, piacevole e divertente: i protagonisti, di ritorno dalle loro esperienze fuori dal nido domestico, hanno così tanta voglia di casa da vedere – o meglio immaginare – lungo la strada alcuni oggetti della loro abitazione. Ad esempio, un uomo di ritorno da un lungo viaggio, mentre è sul bus vede alla fermata il suo bagno, con la comoda e confortevole doccia sotto la pensilina. Ad un certo punto si gira la chiave nella toppa della porta e la gioia esplode in piccoli ma significativi gesti: il cane che salta sopra la sua padrona per farle le feste, la fidanzata che abbraccia il compagno impegnato a cucinarle la cena, il bambino che corre gioioso all’interno della sua stanza, dove ritrova i suoi giochi.
Casa vuol dire famiglia, affetti e momenti indimenticabili, belli e brutti. Grazie a questo spot anche i più giovani, magari anche immedesimandosi in alcuni protagonisti, possono riflettere e iniziare ad apprezzare le piccole cose che li circondano, anziché focalizzarsi su oggetti materiali e consumistici. Un piccolo ma importante primo passo per riprenderci la vita in mano dopo l’emergenza Covid.