Giust’in tempo

Giustino è un bimbo che, grazie alla sua spiccata fantasia, ogni giorno si ritrova in un luogo o in un tempo diversi, geograficamente o temporalmente e che – guarda caso – alla fine di ogni viaggio si scopre abbia attinenza con la sua vita reale e con una questione, un problema che lui deve risolvere.
Ad accompagnarlo nei suoi viaggi l’inseparabile amico Ciuffetto, un pupazzo di argilla che ha la capacità di cambiare forma. Ad accoglierli, invece, nel nuovo luogo spazio-temporale trovano sempre l’amica Olivia, perfettamente integrata nel contesto e con un ruolo ad esso funzionale, pronta a dare spiegazioni storiche e geografiche e a presentare il quesito di puntata che insieme devono risolvere. Ad un certo punto interviene la voce di mamma e papà che riconduce Giustino nella vita reale, dove le informazioni raccolte grazie all’aiuto di Ciuffetto ed Olivia si riveleranno utili alla risoluzione del problema.
La struttura è ripetitiva e semplice, come semplici sono anche il linguaggio e le nozioni storiche o geografiche, favorendo l’ascolto, l’interesse e l’acquisizione di nuove nozioni da parte del target di riferimento prescolare, e stimolando un’attitudine al porsi domande e cercare risposte. È molto importante anche il lavoro che il cartone animato fa sui concetti di spazio e tempo, categorie che i bambini dai tre ai sei anni ancora non hanno molto chiare: risulta come una sorta di esercizio mentale da parte del piccolo spettatore per prenderne maggiore consapevolezza con leggerezza e divertendosi.