Fino all’ultimo battito

Cosa si è disposti a fare per salvare chi si ama? Anche agire ingiustamente? Sono domande che risuonano nella mente guardando questa serie tv.
Diego, cardiochirurgo stimato, nulla può di fronte alla malattia del figlio, che necessita di un trapianto. Il cuore arriva ma in lista c’è prima Vanessa. Diego, venendo meno al codice deontologico, fa risultare Vanessa influenzata e non pronta. Salva il figlio, ma di questo terribile segreto è a conoscenza Patruno, un boss al 41 bis a cui sono stati rifiutati i domiciliari proprio a causa di una perizia di Diego. Il dottore finisce in un vortice di continui ricatti e richieste, pur di non far venire a galla la verità.
La serie, “tessuta” perfettamente come un arazzo in cui ogni filo è curato e carico di energia, ci spinge continuamente a interrogarci. Pur essendo consapevoli che Diego sia in errore, i telespettatori fanno il tifo per lui. Se gli altri sono i “cattivi”, Diego non è da meno per ciò che ha fatto, eppure il pubblico si sente di “abbracciarlo”.
La fragilità di salvare a tutti i costi chi ami ci tocca, ci spaventa, ci spinge ad empatizzare col dottore che, consapevole di aver sbagliato, fa di tutto per aiutare Vanessa. La serie tocca importanti temi anche nelle linee secondarie, come ad esempio il riscatto da un “cognome pesante”.
Il confine fra bene e male è sottile quando a spingerci su quel confine è l’amore. Un originale combattimento fra etica e sentimenti che, alla fine, ci porta ad una conclusione, rendendoci, forse, persino migliori.