Fedeltà

Questa serie di produzione italiana, tratta dall’omonimo romanzo di Marco Missiroli, mette in scena il matrimonio tra Carlo e Margherita, scrittore e docente universitario lui agente immobiliare lei, protagonisti di una relazione all’apparenza solida ma che presto inizia a mostrare alcune crepe. Il tema fondante di Fedeltà è l’analisi della costante scelta quotidiana di restare nella propria relazione senza subire o cedere a dubbi e pulsioni che possono scaturire dall’interazione con altri personaggi sul cammino della coppia. Nello sviluppo della trama si assiste, infatti, a un crescente senso di incertezza quasi come risposta diretta alla riflessione instillata nel primo episodio: “La fedeltà è qualcosa che dobbiamo all’altro o a noi stessi?”
Sembra strano come questa fiction che tratta il tema del tradimento sia stata caricata su Netflix proprio il 14 febbraio. Pur essendo comprensibile la volontà degli autori di far emergere quanto l’amore e il matrimonio siano anche frutto di un “lavoro” quotidiano e che non siano avulsi da momenti di crisi, in questa serie tuttavia il tema della fedeltà sembra mostrato solo nelle azioni più che nelle intenzioni. Mancano infatti delle motivazioni ai momenti di “evasione” con personaggi che vengono “liquidati” come riflessi di una mera condizione emotiva. Insomma, per parlare realmente di fedeltà ci vorrebbe molto, ma molto di più rispetto a questa serie, ben confezionata ma del tutto sterile nei contenuti.
Per l’abbondanza di scene di sesso presentate con logiche da soft porno, la visione è consigliata a un pubblico +16.