Daniel Tiger

Daniel Tiger, il piccolo protagonista intorno al quale ruotano le storie del cartone animato, è un tigrotto che vive in una città immaginaria insieme alla sua famiglia, composta da papà, mamma e la sorellina Margaret. Daniel trascorre le sue giornate insieme ai suoi amici, sia esseri umani sia animali antropomorfizzati parlanti.
Destinato a un target prescolare, la serie vede in Tiger la rappresentazione di un bambino che scopre il mondo intorno a sé attraverso le avventure che vive e i giochi con i quali si mette alla prova, dando sempre prova di originalità e ingegno. Il tigrotto vuole in qualche modo essere un riferimento per i piccoli telespettatori: difatti spesso li chiama direttamente in causa, considerandoli con affetto come suoi amici e invogliandoli a cimentarsi con lui nei giochi inventati con i coetanei. Un buon modo per stimolare l’ingegno dei più piccoli, a cui Tiger pone anche delle domande per capire i loro interessi e ciò verso cui si sentono più portati. Rompere la “quarta parete” è una strategia precisa adottata dagli sceneggiatori e può essere molto utile per il giovanissimo pubblico, chiamato ad una visione attiva.
Tiger è seguito con attenzione dai genitori che partecipano ai suoi giochi, ma allo stesso tempo lo correggono quando sbaglia. Per farlo, intonano e ripetono più volte delle canzoncine, memorizzabili con facilità dal figlio e, di conseguenza, anche da chi guarda. L’elemento educativo, pertanto, risulta centrale in un cartoon che riesce a mescolare bene la componente istruttiva con la leggerezza e il divertimento.