Cobra Kai – Quarta stagione

La serie sequel/spin-off dei film The Karate Kid giunge al quarto capitolo. In questa stagione, Johnny e Daniel mettono – apparentemente – da parte le loro divergenze e si alleano per sconfiggere ed eliminare il Cobra Kai di Kreese una volta per tutte: i tre, infatti, hanno stretto un patto, in cui chi perde deve chiudere il proprio dojo.
La quarta è una stagione di transizione e ha il merito di assumere un’identità propria spingendo meno del solito sulla nostalgia e sul citazionismo. L’azione è misurata e non troviamo più le mega risse presenti nelle passate stagioni, il karate torna finalmente sul tatami, e a trarne vantaggio sono tanto le coreografie quanto il racconto.
Momento chiave della serie è sicuramente il ritorno di Terry Silver, che appare come un uomo d’affari sinceramente pentito del proprio passato, ma affetto da disturbo da stress post-traumatico. Tuttavia, col proseguire delle puntate e in via di cattive compagnie – tipo quella di Kreese -, finirà per impicciarsi di nuovo col karate e il Cobra Kai. In questa stagione si approfondisce un personaggio che nelle precedenti è rimasto nell’ombra: Anthony LaRusso, alle prese con l’adolescenza e i maggiori problemi legati ad essa come il bullismo, l’inclusività e il rapporto genitori-figli.
La divisione dei personaggi in buoni e cattivi viene meno: si può notare facilmente cosa sono disposti a fare e fino a dove si spingono per ottenere i propri obiettivi i protagonisti della serie, soprattutto i ragazzi. La visione è consigliata a un pubblico maggiore di 14 anni.