Blanca

Blanca, giovane consulente della Polizia, con la sua personalità e le sue doti fuori dal comune sconvolge le convenzionali modalità investigative di un commissariato di Genova, dal vicequestore Bacigalupo, assai diffidente nei suoi confronti, all’ispettore Liguori, fin da subito colpito dalla singolarità della ragazza.
In effetti Blanca è “diversa”, a partire dalla sua disabilità: è cieca dall’età di dodici anni in seguito a un misterioso incendio in cui è morta sua sorella, ed è proprio questa condizione che la rende “diversamente abile” rispetto ai colleghi nelle indagini. Non potendosi avvalere della vista, ha infatti sviluppato delle capacità uditive straordinarie utili nella decodifica degli audio, ma ha anche un diverso approccio ad ogni situazione nel corso delle indagini, un’attenzione a dettagli da lei percepiti che sfuggono agli altri e che si rivelano fondamentali nella risoluzione dei casi.
La marcia in più di Blanca non si ferma però a livello sensoriale, è piuttosto il frutto di una maturità acquisita nel doloroso percorso verso l’accettazione delle proprie fragilità, del dover dipendere dall’aiuto altrui – compresa la sua cara cagnetta Linneo -, grazie anche alla guida discreta e significativa di un padre che le dà sicurezza, la sprona e non le permette di piangersi addosso.
La nuova serie, innovativa tecnicamente – girata in olofonia, tecnica che permette di riprodurre il suono in maniera simile a come è percepito dall’orecchio umano – e meritevole per come affronta il tema della disabilità, è consigliata per alcuni contenuti e scene ad un pubblico +12.