Ballando con le stelle

Qual è il motivo del rinnovato successo di un talent che si ripete ogni anno? Noi lo individuiamo in questa stagione principalmente nella scelta dei concorrenti, persone di successo che hanno saputo più che mai rappresentare situazioni di vita – familiare e personale – comune, in cui tanti spettatori si saranno potuti rispecchiare. Sì, perché il ballo ha la capacità, facilitata da maestri straordinari e ormai esperti anche in capacità empatiche, di “sbloccare” emozioni nascoste e custodite nell’intimo. La mano autoriale ha peraltro saputo guidare l’emergere della parte più vera di ciascuno con prove ad hoc. E chi non si è emozionato di fronte alla femminilità elegante di Valeria Fabrizi e alla sorridente signorilità di Memo Remigi? Al loro racconto dell’amore per il compagno/a di una vita e per la famiglia? Racconto arricchito anche dalle confidenze di un’inaspettata Sabrina Salerno sui dolori d’infanzia e l’amore per il marito e il figlio. E ancora, le fragilità di ogni concorrente, da Morgan a Bianca Gascoigne, fino ad Arisa che è riuscita a farne un punto di forza grazie alla sua genuinità, trasparenza ed emotività, conquistando il pubblico che l’ha portata alla vittoria.
Evitabile qualche inopportuna spinta alla polemica partita dalla giuria, sempre stemperata da un’impeccabile Milly Carlucci, cuore del programma, con quella sua conduzione un po’ enfatica, elegante e femminile, materna e appassionata, dall’immancabile simpatia di Paolo Belli e la sua meravigliosa Big Band.
Una bella nota rimane la presenza di Ballando on the road, finestra sul ballo tra la gente comune.