All Together Now

Alla quarta edizione, il game show musicale non ha novità rispetto al passato: 14 cantanti si esibiscono in sfida di fronte a un “muro umano”, composto da 100 persone tra cantanti, musicisti, discografici, professionisti della radio, volti dello spettacolo e ad una giuria composta da Rita Pavone, Anna Tatangelo, Francesco Renga e J-Ax. Ad ogni performance, i componenti del muro esprimono il voto alzandosi in piedi: esso può essere confermato, alzato o ridotto da ogni giudice, con un massimo o un minimo di 5 punti. In ogni puntata, inoltre, i giudici possono regalare ad un concorrente un’intoccabile valutazione di 100 punti. Gli ultimi due classificati vanno in sfida e chi perde viene eliminato.
Il programma, molto simile ad altri talent musicali, da questi si differenzia di poco grazie ad un’impostazione più da game, che quindi evidenzia maggiormente lo spirito di gara. Per il resto ci sono poche differenze: la vittoria va al talento che più si è distinto per qualità vocali. Riguardo a quest’ultimo aspetto è forse più vicino a The Voice of Italy che non ad X Factor, ponendo l’attenzione sulle capacità vocali e interpretative più che su altre doti artistiche, quali le capacità compositive e l’originalità nel genere.
Dobbiamo rilevare che anche qui, come nei programmi nominati, prevale lo spirito di competizione sana, la nascita di buone amicizie tra i concorrenti che si stimano e apprezzano le reciproche doti e performance.
Meritatissima la vittoria di Giacomo Voli, voce indubbiamente fuori dal comune, un riscatto rispetto alla precedente esperienza a The Voice of Italy.