A casa dei Loud

Lincoln è un ragazzino di undici anni vivace e intraprendente che ha la sfortuna/fortuna di avere dieci sorelle. Già, infatti vivere in una famiglia così numerosa ed essere l’unico maschio non è proprio semplice, e in ogni puntata lui stesso racconta cosa si deve inventare per trovare il suo spazio: ad esempio come riuscire a conquistare il bagno, o trovare un angolo dove stare solo e non essere disturbato, come capirle e interagire con loro. Praticamente ogni giorno un’avventura per la sopravvivenza, tra piccole conquiste a rinunce. A far loro compagnia, come se ce ne fosse bisogno, il cane Charles, il gatto Cliff, il criceto Geo e il canarino Walt. Il miglior amico di Lincoln è Clyde, perdutamente innamorato di Lori, la sorella maggiore del protagonista.
I genitori, seppur figure presenti e positive, compaiono poco, evidentemente perché si vuole dare attenzione massima alle relazioni tra Lincoln e le sue sorelle e anche alla loro capacità di risolvere da soli, aiutandosi l’uno con l’altra, le piccole e grandi questioni del quotidiano.
La serie, molto divertente e con un linguaggio enfatico e vicende paradossali, ha il merito di mostrare la positività dei rapporti all’interno di una famiglia numerosa, seppur l’affollamento e la personalità di ciascuno non rendano le cose facili: in ogni puntata, un episodio apparentemente banale si risolve con un insegnamento positivo, rinunciare a qualcosa non è così male se si ha in cambio l’amore delle proprie sorelle, a ciascuna delle quali Lincoln è legato e per le quali esprime gesti di affetto e condivisione.