64° Zecchino d’oro

La sessantaquattresima edizione dello Zecchino d’oro risente ancora dell’emergenza Covid: il palco è occupato interamente dai cantori del piccolo coro, diretto da Sabrina Simoni, disposti secondo le norme del distanziamento.
Tuttavia questo elemento, che potrebbe sembrare una penalizzazione del momento artistico, si traduce, invece, in un punto di forza perché porta a dedicare tutta l’attenzione alle canzoni.
La qualità dei brani in gara è ottima e i temi toccati sono tanti: dal riciclo all’inclusione, dalla lettura alla famiglia. Sul podio salgono, peraltro, due canzoni dedicate a figure familiari che portano la firma di Baglioni e Masini.
La semplice formula dello spettacolo risulta vincente, grazie anche alla direzione artistica di Carlo Conti e alla conduzione misurata e simpatica della Fialdini affiancata da Conticini, nonché dagli interventi esilaranti del grande mago Alessandro Politi. Sicuramente sarebbe stato anche opportuno avere ospiti più consoni al mondo dell’infanzia: spesso, infatti, gli ospiti previsti sono adatti al pubblico di Rai 1, ma non sempre, però, rappresentano personalità amate e seguite dai bambini. Tale scelta porterebbe senza dubbio lo show ad essere ancora di più “a misura di bambino”.
In ogni caso, lo Zecchino rimane uno momento amato, un “piccolo Sanremo” che il nostro Paese aspetta e che riunisce adulti e bambini davanti alla tv per trascorrere qualche ora in serenità: un appuntamento musicale e storico della nostra televisione che fa sognare i piccoli e tornare indietro nel tempo i grandi.