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Le ricerche mostrano che quanto prima si inizia a giocare quanto più elevate sono le probabilità di sviluppare problemi di gioco.
I giochi con vincite in denaro espongono i minori a rischi che, per età e maturità, non sono ancora in grado di gestire.
Molti genitori si chiedono perché i loro figli sono attratti dal gioco con vincite in denaro. La risposta è semplice: i ragazzi giocano per divertirsi, perché è eccitante e perché si riescono a guadagnare facilmente dei soldi.
Quelli che sperimentano problemi di gioco riferiscono di giocare per sfuggire e dimenticare i loro problemi. Altre motivazioni di gioco riferite dagli adolescenti sono la pressione del gruppo dei pari, il giocare per alleviare la noia e per alleviare un umore depressivo. Si gioca quindi sia per emulazione, sia per la ricerca del divertimento trasgressivo, sia perché tentati dal desiderio di ottenere denaro facilmente, o perché coinvolti da comunicazioni suggestive.
Il gioco con vincita in denaro è vietato per legge ai minori, è quindi necessario che i genitori siano da esempio e facciano capire ai propri figli che il gioco può causare loro innanzitutto problemi legali.
Il dialogo familiare è alla base del rapporto genitori/figli: bisogna stabilire con i ragazzi un clima di fiducia reciproca, la famiglia deve diventare un punto di riferimento per i loro problemi non un ulteriore pensiero da cui sfuggire.
Fonte: www.giocareresponsabile.it
Tuttavia, pochi genitori conoscono il divieto di gioco d’azzardo per i minorenni, mentre sono sempre più gli adulti che sviluppano forme di dipendenza che rischiano di influenzare l’approccio al gioco una volta che i minori diventano maggiorenni.
Dal 1° gennaio 2012 è in vigore la legge che vieta ai minori di 18 anni di accedere a giochi con vincita in denaro.
La legge n.111 del 15/07/2011 disciplina all’art. 24 che: “È vietato consentire la partecipazione ai giochi pubblici con vincita in denaro ai minori di anni diciotto” (comma 20).
Segue al comma 21:
“Il titolare dell’esercizio commerciale, del locale o, comunque, del punto di offerta del gioco che consente la partecipazione ai giochi pubblici a minori di anni diciotto è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro cinque mila a euro venti mila. Indipendentemente dalla sanzione amministrativa pecuniaria e anche nel caso di pagamento in misura ridotta della stessa, la violazione prevista dal presente comma è punita con la chiusura dell’esercizio commerciale, del locale o, comunque, del punto di offerta del gioco da dieci fino a trenta giorni; ai fini di cui al presente comma, il titolare dell’esercizio commerciale, del locale o, comunque, del punto di offerta del gioco, all’interno dei predetti esercizi, identifica i giocatori mediante richiesta di esibizione di un idoneo documento di riconoscimento […]”
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sempre nell’ambito della suddetta legge, “ai fini del miglior conseguimento degli obiettivi di tutela del giocatore e di contrasto ai fenomeni di ludopatia connessi alle attività di gioco, avvia in via sperimentale procedure di analisi e verifica dei comportamenti di gioco volti ad introdurre misure di prevenzione dei fenomeni ludopatici” (art.24, comma 23).
L’ultima norma in materia, il Decreto Legge 158/2012, convertito con modificazioni dalla Legge 8 novembre 2012 n° 189 finalizzato a prevenire i fenomeni di ludopatia, all’art. 7 prevede l’obbligo per i gestori di esporre materiale preventivo prodotto dalle aziende sanitarie locali, con relative sanzioni.
Possono verificarsi dei casi in cui un minore riesca ad accedere a giochi con vincita in denaro. Questi sono alcuni “campanelli d’allarme” che indicano ai genitori la possibilità che i loro figli abusino del gioco:
È importante continuare ad essere vigili su questo dilagante fenomeno, facendo particolare attenzione alla rete di rivenditori, che hanno l’obbligo di accertare la maggiore età del giocatore
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